“Via libera, da sabato 11 luglio, alla pratica dello sport di contatto, di squadra e individuale”. Lo prevede l’ordinanza sugli sport di contatto emanata da Regione Lombardia. “L’attività – si legge nel documento – dovrà essere svolta nel rispetto delle disposizioni dell’allegato alla stessa ordinanza”. Tra i punti dettagliatamente specificati nell’allegato dell’ordinanza degli sport di contatto si evidenzia che “la pratica sportiva potrà avvenire solo in assenza di segni/sintomi (es. febbre, tosse, difficoltà respiratoria)” e che “all’accesso della struttura verrà rilevata la temperatura corporea” (non deve essere superiore a 37.5°C).

La Regione ha poi condiviso anche ulteriori misure di prevenzione (comportamentali, igieniche, organizzative) in base a quanto contenuto nelle "Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere" della ‘"Presidenza del Consiglio dei Ministri-Ufficio per lo sport" e condivise dalla "Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome". Per esempio una corretta prassi igienica individuale (come l'igiene delle mani e la non condivisione di borracce, bottiglie, bicchieri); la regolare e frequente pulizia e disinfezione di aree comuni, spogliatoi, docce, servizi igienici, attrezzature e macchine utilizzate per l’esercizio fisico; il riporre tutti gli indumenti e oggetti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti. “La misura – specifica l’ordinanza – potrà essere rimodulata in funzione dell’evoluzione dello scenario epidemiologico”.

Ovviamente non si parla di attività ufficiale, né di partite regolarmente organizzate dalla Federazione; a tal proposito si rimanda all’aggiornamento del Protocollo FIR. "Ci tengo a porre la vostra attenzione  - ha spiegato il presidente del Comitato Regionale Lombardo Angelo Bresciani - sulle misure di sicurezza e prevenzione, che sono ben specificate nell'allegato della Delibera Regionale e che dovranno essere applicate scrupolosamente da tutto lo staff di ogni Club, come già alcuni hanno fatto. Vorrei inoltre ricordare che le ragazze e i ragazzi da mesi non praticano il contatto fisico tipico del nostro sport e, di conseguenza, la ripresa dovrà essere attenta e graduale passando, ad esempio, per una attività di touch rugby o tag, piuttosto che a un rugby con placcaggi e punti di incontro".

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