“Tutto e nato nell’anno 2003, presso lo 'stadio Invernici', sede del rugby Brescia. Una sera di marzo, un gruppo sparuto di genitori di ragazzini tesserati nelle giovanili della società, stanchi di guardare ma, sopratutto, di vedersi ingrossare la pancia, decide di abbandonare la solita idea primaverile di rispolverare la bicicletta e di incontrarsi con scarpe e pantaloncini per una corsetta”.

Il racconto della nascita della Poderosa Old Rugby di Brescia inizia così. E prosegue tra terzi tempi, aneddoti, goliardia e voglia di rugby. Per quindici anni suonati. Molte curiosità, chi vorrà, potrà leggerle sulla loro pagina Facebook. Noi, vi segnaliamo questa bella avventura, che ha visto pochi giorni fa (il 27 ottobre) i “poderosi” attraversare lo stivale per raggiungere il Vesuvio e sfidare i colleghi della Partenope rugby Old. “Una partita intensa con tanti capovolgimenti di campo – raccontano gli ex ragazzi bresciani - giocata da entrambe le squadre a viso aperto e molto corretta. Il risultato finale di parità, due mete a due, ha rispecchiato pienamente il gioco espresso, con situazioni di attacco e di difesa che hanno dimostrato l'ottima preparazione di entrambi i contendenti”.

Per chi non conoscesse questa fetta del rugby nostrano, due note sull’attività “Old”, riconosciuta dalla Fir, che ricalcano le regole del “Golden Oldies Rugby” praticato in tutto il mondo. Le partite hanno due tempi da 20 minuti, durante le mischie non si spinge, niente rimesse laterali veloci, cambi illimitati e colori dei pantaloncini che variano in base all’età e consentono (o meno) determinati tipi di placcaggio.

Dai 35 (età minima per partecipare) ai 60 anni si indossano pantaloncini bianchi e ci si placca liberamente. Tra i 60 e i 65 i pantaloncini diventano rossi: niente placcaggi, il giocatore può essere solo fermato abbracciandolo. Tra i 65 e i 70 anni, pantaloncini oro, si può fermare l’avversario solo ponendosi davanti a braccia aperte. E via così.

A Napoli è stato premiato il giocatore più anziano della Poderosa: Enrico Zaglio, 87 anni, ingegnere in pensione. Quando i cugini partenopei verranno a Brescia, forse sarà lui a dare il calcio d’avvio.

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